Allenamento Funzionale: Cosa C’è di Vero?

Cosa si intende per allenamento funzionale?

L’allenamento funzionale (functional training) è un sistema di allenamento basato, come suggerisce il nome stesso, sul principio di funzionalità.

A cosa serve l’allenamento funzionale?

Un esercizio o un workout possono definirsi funzionali solo se riescono nell’intento di rendere più efficace ed efficiente un determinato movimento, o di risolvere / migliorare eventuali complicazioni fisiche o i sintomi ad esse correlati.

Importanza dell’approccio funzionale

Cerchiamo ora di capire quanto è importante assumere un atteggiamento realmente funzionale prima di cimentarsi o di tenere una lezione di functional training.

Non possiamo, ovviamente, elencare tutte le numerose osservazioni che spetterebbero al caso. Ma facendo esempi indicativi e facilmente comprensibili, consapevolizzeremo a sufficienza i lettori.

L’esempio dello squat

Parliamo ora di un  must dell’allenamento, non solo funzionale, ma generale: lo squat.

Partiamo dal presupposto che fare squat implica di dover fare i conti con il livello di mobilità coxo-femorale, tibio-tarsica e con l’integrità del ginocchio.

A queste, dobbiamo aggiungere – perché non sono sinonimi – possibili retrazioni e rigidità muscolari, in particolare dei flessori della coscia / estensori dell’anca, degli adduttori, dell’ileo-psoas ecc.

Complicazioni di entrambi rendono impossibile o quasi mantenere una certa compostezza della schiena durante il gesto di accosciata.

Già avvicinandosi al parallelo (femore orizzontale), un’eccessiva chiusura coxo-femorale determinerebbe la “perdita della schiena”.

Proseguendo col movimento, entrerebbero in gioco le eventuali retrazioni o rigidità muscolari, anch’essi limitanti il movimento dell’anca.

In ultima ma non per ultima, sotto il parallelo acquisisce un’importanza cruciale la mobilità dell’articolazione tibio-tarsica che, se insufficiente, non consentirebbe alla caviglia di flettersi “scendendo col sedere a terra”; ciò determina una maggiore difficoltà di equilibrio e mal compensazione della schiena.

Quindi, lo squat, per essere funzionale non deve sottostare alle limitazioni muscolari e – in certi limiti – articolari. Se lo squat “non riesce bene”, prima di tutto è indispensabile valutare il ROM della coxo-femorale e della tibio tarsica; poi, bisogna osservare il grado di estensibilità dei muscoli potenzialmente limitanti.

Non è semplice, ma non deve esserlo; e soprattutto dovrebbe far parte del bagaglio culturale di un trainer di allenamento funzionale.

Aspetti Positivi

Aspetti positivi dell’allenamento funzionale

Di seguito riassumiamo i vantaggi o benefici che le attività pseudo-funzionali conferiscono a chi le pratica regolarmente:

  1. Aumento della duttilità atletica generale, poiché si ottimizza la capacità di mente e corpo di interagire con l’ambiente;
  2. Sviluppo delle capacità condizionali, senza troppa enfasi su una o l’altra;
  3. Sviluppo delle capacità coordinative;
  4. Miglioramento della stabilità e forza del core (muscolare e di respirazione);
  5. Incremento della flessibilità muscolare e della mobilità articolare;
  6. Supporto nella terapia dietetica contro sovrappeso e dismetabolismi (diabete mellito tipo 2ipertensioneipercolesterolemia ecc.);
  7. Teorico miglioramento dei parametri metabolici (glicemiapressione arteriosa, lipemia ecc.) e, se associati a dimagrimento, riduzione significativa dei fattori di rischio cardiovascolare e di problematiche articolari;
  8. Buoni risultati estetici;
  9. Divertente e aggregante;
  10. Utile contro le alterazioni negative dell’umore, come sintomi depressivi ed ansiosi;
  11. Potenzialmente terapeutico per tutte le condizioni legate a debolezza del cingolo addominale e della muscolatura della schiena.

 

FONTE: https://www.my-personaltrainer.it/allenamento/allenamento-funzionale-motivi.html

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